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5 tecniche fondamentali per ottimizzare i pneumatici agricoli

Scritto da Esperto di pneumatici da trattore | 18 marzo 2023

Spesso sotto stimato, il pneumatico agricolo ricopre funzioni essenziali alle quali in genere non si presta molta attenzione. Tuttavia, ottimizzando maggiormente alcune impostazioni, è possibile aumentare ampiamente le prestazioni del trattore e incrementare la produttività.

Il pneumatico è il principale organo di trasmissione della potenza del motore al suolo, di conseguenza è l’alleato più importante per quanto riguarda la capacità di trazione della macchina agricola.
Le impostazioni meccaniche, l’altezza dei ramponi, l’usura, la pressione, sono solo alcuni degli elementi che influiscono sul lavoro quotidiano e sulla compattazione dei terreni e che potrebbero pregiudicarne la resa. Grazie alla padronanza di alcune tecniche direttamente connesse ai pneumatici agricoli, sarà possibile ottimizzare la resa con il minimo sforzo.

I consigli che seguono, consentiranno di rallentare l’usura, preservare i terreni e ridurre il consumo di carburante. Saranno utili anche per calcolare adeguatamente il carico sostenibile dai pneumatici agricoli ed eventualmente per consentirne l’accoppiamento, in maniera tale da aumentare la trazione e ridurre il coefficiente di slittamento con un guadagno in termini di resa.

1. Le tecniche di ottimizzazione connesse alla meccanica: dalla geometria alla preponderanza

Per evitare l’usura precoce dei pneumatici agricoli e sfruttarne le performance il più a lungo possibile, è necessario considerare alcune tecniche connesse alla meccanica. In quest’ottica, oltre a regolare correttamente la pressione dei pneumatici, è necessario considerare la preponderanza e correggere eventuali difetti di convergenza.

Verificare la preponderanza

Se i pneumatici anteriori del trattore tendono ad usurarsi più rapidamente rispetto a quelli posteriori, ciò può essere dovuto ad un’errata impostazione della preponderanza. In altre parole, il treno anteriore non è sincronizzato correttamente con quello posteriore.

In linea di massima, è necessario prevedere una preponderanza compresa fra 0 e 3%, in modo da consentire alla macchina di esprimere tutta la sua potenza.

Conseguenze di una preponderanza scorretta

Se queste percentuali non vengono rispettate, potrebbero presentarsi due situazioni:

  • La preponderanza è superiore al 4%: l’assale posteriore frena quello anteriore = usura precoce dei pneumatici anteriori, problemi di sterzo...
  • La preponderanza è inferiore allo 0%: l’assale posteriore spinge troppo rispetto a quello anteriore = alterazione della trasmissione, slittamento marcato della parte posteriore del trattore, perdita di efficienza del ponte anteriore...

Per evitare di dover fronteggiare questi stress meccanici, è necessario calcolare la preponderanza usando la seguente formula:

Formula per il calcolo della preponderanza
Nota bene: il «Rapporto meccanico del ponte anteriore» è indicato nei dati del costruttore del trattore.

Difetto di geometria: impostare correttamente convergenza e campanatura

Fra le principali cause di usura dei pneumatici agricoli, i difetti di geometria sono i più frequenti:

  • Difetto di convergenza: si tratta di un’errata regolazione dell’asse delle ruote rispetto a quella dell’assale. Preferibilmente, questi dovrebbero essere perfettamente allineati e paralleli alla macchina.
  • Difetto di campanatura: si tratta dell’inclinazione delle ruote rispetto al suolo. Durante la verifica, assicurarsi che i pneumatici siano perfettamente disposti in verticale e che mantengano il più possibile la planarità sul terreno.
Difetto di convergenza

In ogni caso, si raccomanda di verificare regolarmente la geometria dei pneumatici agricoli in modo da proteggerli da un’usura troppo rapida. Con un po’ di pazienza e un adeguato strumento di misura, questa verifica può essere effettuata in completa autonomia, risparmiando qualche centinaio di euro.

SUGGERIMENTO
Al momento della regolazione della convergenza del trattore, tieni conto dello sforzo di trazione subito dal treno anteriore e dai un po’ di apertura (1 - 1,5 mm).

 

2. Tecniche per evitare la compattazione dei terreni

L’utilizzo di pneumatici non idonei favorisce la compattazione del terreno procurando, nell’arco di diversi anni, inevitabili perdite di produttività che oscilleranno fra il 20% e il 50%.

Per ottimizzare la resa, sono disponibili diverse soluzioni come ad esempio, la modifica delle tecniche di coltura. È anche possibile adattare i pneumatici alla natura del terreno per evitare l’ennesima compattazione. A questo scopo, è opportuno determinare il tipo di compattazione:

  • Compattazione superficiale: fondamentalmente dovuta ad un’errata impostazione della pressione dei pneumatici agricoli. Pertanto, è meglio verificare regolarmente la pressione dei pneumatici.
  • Compattazione profonda: causata principalmente da un carico eccessivo a livello dell’assale. In questo caso, il consiglio è quello di montare dei pneumatici più larghi, con un maggior volume d’aria oppure di accoppiarli, se necessario.

Ad ogni modo, per evitare la compattazione del terreno la soluzione più semplice resta l’impiego di pneumatici a bassa pressione. Questi ultimi sono progettati per preservare costantemente i terreni, evitando così di dover ricorrere alle procedure di disgregazione. Inoltre, i pneumatici a bassa pressione con tecnologia VF possono sostenere un carico maggiore (+ 40% rispetto ai pneumatici classici) senza compattare il terreno.

Grazie ad un’impronta al suolo più ampia e ad un maggior indice di carico, i pneumatici agricoli VF garantiscono una resa ottimale alla quale si aggiunge il risparmio di carburante.

 

3. Le tecniche per ridurre i consumi: 5 trucchi per risparmiare carburante

Il prezzo del carburante agricolo, per trattori e altre macchine agricole, registra aumenti regolari, il che ha un enorme impatto sui costi d’esercizio. Per ridurre i consumi del mezzo agricolo è quindi opportuno adottare le tecniche giuste. Ciò avviene attraverso quattro elementi essenziali: i pneumatici, il tipo di operazioni, la velocità e il carico.

1. Adattare la pressione dei pneumatici agricoli

Un’errata impostazione della pressione dei pneumatici agricoli non farà altro che aumentare il consumo di carburante. È quindi necessario adattare la pressione in base al tipo di operazioni da svolgere:

  • Su strada: è meglio aumentare leggermente la
    pressione dei pneumatici in maniera tale da
    ridurre la superficie di contatto con l’asfalto. In questo modo, la resistenza si ridurrà notevolmente poiché servirà meno potenza e, di conseguenza, meno carburante.
  • Sul campo: al contrario, meglio ridurre la pressione dei pneumatici per evitare lo slittamento e la perdita di aderenza. La forza di trazione diminuirà comportando un minor consumo di carburante.

2. Utilizzare pneumatici adatti alla propria attività prevalente

Aratura, trasporto, gestione degli allevamenti... Ogni tipo di operazione richiede un pneumatico adatto. Per ridurre i consumi, è necessario innanzitutto dotarsi di pneumatici adatti all’attività prevalente del mezzo agricolo. Ad esempio, per il lavoro regolare nei campi è meglio utilizzare pneumatici a bassa pressione, più larghi rispetto alla dotazione originale.

Anche se spesso i pneumatici a bassa pressione hanno un costo elevato, il prezzo sarà compensato dal risparmio di carburante generato sul lungo termine, dalla tutela dei terreni, da una riduzione dei tempi di lavoro, da una guida meno faticosa e da un aumento della produzione.

3. Ridurre la profondità di lavoro

In caso di lavoro pesante, ad esempio la stoppiatura o l’aratura, non è necessario lavorare in profondità. Alcuni test hanno dimostrato che riducendo la profondità di lavoro di circa 8 cm, è possibile risparmiare in media il 25% di carburante. Per questo, ci sono diverse soluzioni:

  • Lavorare regolarmente la terra.
  • Evitare l’eccessiva compattazione.
  • Utilizzare pneumatici VF a bassa pressione.

4. Limitare la velocità su strada

Il tempo non basta mai e si finisce per aumentare il consumo di carburante, soprattutto se si percorrono quotidianamente parecchi chilometri su strada. Nell’arco di un anno, i pochi minuti guadagnati per ogni spostamento non hanno alcun valore se confrontati con il risparmio di carburante che si ottiene riducendo la velocità in media di 10 km/h.

5. Calcolo del trasferimento di carico ideale

Il calcolo della ripartizione dei pesi è fondamentale quando si lavora nei campi. In concreto, la potenza di trazione necessaria influisce direttamente sul consumo di carburante. Se il calcolo è sbagliato, il mezzo agricolo sarà sbilanciato e non potrà sfruttare tutta la sua potenza.

Ad ogni modo, è meglio aumentare il carico sugli assali distribuendolo in modo ottimale, in maniera tale da ottimizzare l’aderenza al suolo ed evitare lo slittamento; ciò, ovviamente, ridurrà i consumi.

 

4. Le tecniche connesse al carico: bilanciamento e distribuzione ottimale dei pesi

Un rimorchio troppo carico comporta delle conseguenze inimmaginabili: deformazione e/o rischio di rotture interne dei pneumatici agricoli, compattazione dei terreni, perdita progressiva della performance...

Per garantire l’efficienza del lavoro, è necessario bilanciare la distribuzione dei pesi sui pneumatici del trattore e del rimorchio. In effetti, da tale distribuzione dipenderà:

  • La capacità di trazione della macchina.
  • La tutela dei terreni: sviluppo delle colture.
  • L’usura dei pneumatici agricoli: più o meno rapida.
  • L’equilibrio dell’insieme del rimorchio: la sicurezza.

Il lavoro consiste nel distribuire i pesi in base alle caratteristiche dei pneumatici agricoli in dotazione. Se il loro diametro è identico, sosterranno lo stesso carico. Esistono tuttavia alcuni casi particolari:

  • Trattore a due ruote motrici: per ottimizzare l’efficienza dell’avantreno direzionale, è necessario predisporre tassativamente più del 20% del carico totale del mezzo sul treno anteriore.
  • Trattore a quattro ruote motrici diverse: è necessario rispettare la suddivisione 40 - 60 dei pesi, cioè 40% anteriormente e 60% posteriormente.

 

5. Le tecniche connesse alla trazione: accoppiare i pneumatici agricoli per guadagnare in produttività

Fra le diverse tecniche che consentono di ottimizzare la resa, un miglioramento della trazione è fondamentale e la soluzione più interessante in questo senso è data dall’accoppiamento dei pneumatici agricoli. E lo è ancor di più, quando si utilizza un trattore di potenza elevata e più o meno pesante, con attrezzi ingombranti e di notevole ampiezza. A priori, le ruote accoppiate ridurranno il carico al suolo e consentiranno di migliorare la trazione, di evitare la compattazione e di incrementare la produttività complessiva.

Per effettuare l’accoppiamento dei pneumatici esistono quattro configurazioni, che si riconoscono in particolare per la misura e la distanza dei pneumatici accoppiati.

In base al tipo di lavoro e di coltura, è possibile scegliere:

L’accoppiamento con ruote della stessa misura L’abbinamento di pneumatici larghi all’esterno
e di pneumatici stretti all’interno La cerchiatura, accoppiamento di pneumatici
stretti all’esterno e di pneumatici larghi all’interno I pneumatici a doppia ruota di solco

La configurazione 4 con pneumatici a doppia ruota di solco è molto apprezzata, dal momento che consente di preservare i terreni senza conseguenze sulle colture a filari, come ad esempio l’orticoltura, le barbabietole, il mais...

In ogni caso, l’accoppiamento dei pneumatici agricoli porterà un notevole guadagno in termini di resa, efficienza e durata del lavoro.

 

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