Le irroratrici, siano esse trainate o semoventi, eseguono sempre gli stessi movimenti all’interno del campo.
In questo caso scegliere gli pneumatici più adeguati è importante, perché permette di ridurre l’impatto delle ruote sulle piante nei punti di passaggio e la conseguente perdita di resa, aumentando invece la produttività.
I tanti aspetti da prendere in considerazione per questo tipo di gomma agricola rendono la scelta particolarmente delicata.
Sia i trattori con irroratrice che le irroratrici semoventi talvolta sono infatti chiamati a spostarsi anche su strada e in tali situazioni le esigenze sono diverse da quelle sul campo. Inoltre il tempo a disposizione per applicare prodotti fitosanitari o concimi, a causa delle condizioni meteorologiche (pioggia, vento, ecc.), è spesso poco e non sempre è possibile aspettare di avere condizioni ottimali che ridurrebbero l’impatto sulle colture e la compattazione del terreno.
Gli pneumatici devono quindi proteggere il suolo, a prescindere dalle condizioni. Spesso per questo a essere consigliati per le irroratrici sono gli pneumatici radiali, che offrono elasticità e una buona capacità di suddividere il peso.
Occorrerà poi definire le misure più adatte. La scelta tra ruote larghe e strette dipende innanzitutto dal tipo di coltura. Per quelle in file, come orticoltura e viticoltura, ad esempio, la larghezza delle ruote dipende dallo spazio interfilare che viene definito in fase di piantagione.
A essere importanti saranno inoltre il tipo di terreno e in particolare la portanza e la sensibilità alla compattazione.
Le ruote larghe sono spesso privilegiate a inizio stagione, quando il terreno è umido e la vegetazione non troppo sviluppata. La maggiore larghezza consente infatti di ripartire meglio il carico a terra, garantendo inoltre una maggiore stabilità in pendenza.
Quando poi le piante sono più sviluppate, se il suolo non ha un’eccessiva sensibilità alla compattazione, è preferibile sostituire le ruote larghe con delle ruote strette, che danneggeranno meno la coltura. Si tratta di un’operazione spesso ritenuta fastidiosa, ma per renderla più semplice è possibile utilizzare un apposito carrello per ruote. L’unico inconveniente in questo caso è la perdita di comfort, perché le gomme strette contengono meno aria e ammortizzano meno le vibrazioni.
Per proteggere le piante che si trovano lungo le file, tra le ruote, per le colture più alte (come girasole e colza, ad esempio) è inoltre possibile utilizzare delle gomme di diametro maggiore.
Questo tipo di pneumatici limita la formazione di solchi profondi che renderebbero difficile spostarsi all’interno del campo durante i lavori successivi o contribuirebbero ad accelerare l’erosione nei terreni in pendenza.
Le irroratrici, così come avviene anche per i rimorchi, hanno peso variabile e si spostano al tempo stesso sia su strada che nel campo (spostamenti regolari tra sede dell’azienda e appezzamento di terreno).
Controllare spesso la pressione è quindi fondamentale. adottare un sistema di telegonfiaggio presente su alcuni trattori che permetta di avere sempre la pressione più adatta.
La stabilità degli pneumatici è fondamentale per ottimizzare la stabilità della barra dell’irroratrice e, di conseguenza, la precisione di applicazione dei fitosanitari.
Se le gomme non ammortizzano a sufficienza le vibrazioni, infatti, la barra può muoversi a causa del liquido contenuto nel serbatoio.
Le misure e il profilo degli pneumatici rispetto alle dimensioni dell’irroratrice hanno quindi in questo caso una grandissima importanza.
Optare per un profilo di pneumatico agricolo autopulente, ossia che accumula poca terra si rivela la scelta migliore per questo tipo di macchine. In questo senso sono più adatti gli pneumatici con più spazio tra una costola e l’altra rispetto a quelli con costole molto fitte. Così facendo si ridurrà la quantità di terra rilasciata per strada o all’interno dell’azienda agricola e la pulizia risulterà più semplice.
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